Questa sera mi torna in mente la strada di Milano che facevo con la 90 per tornare a casa la sera. Mi sentivo sola, ero triste all'idea di finire la mia giornata e di addormentare il mio cuore.
La stanchezza poi rendeva tutto più cupo.
Eppure ora, dopo alcuni mesi di esilio volontario nella città belga, mi pervade la nostalgia.
Il senso di disorientamento tra me e il tempo che trascorre mi lascia senza fiato e mi piacerebbe fare un passo, lungo quanto i prossimi sei mesi, per capire già dove sarò.
L'anima però corre più in fretta del tempo e, proprio quando tutto sembra fermarsi, le parole fioccano senza tregua, i pensieri si azzittiscono e il corpo prende forma sui riflessi dell'estasi.
Quante volte ho pensato di non farcela e quante ho capito di sbagliarmi.
Mi ricorderò per sempre degli istanti neri, sotto i lampioni illuminati e per sempre avrò in cuore i vapori della Muse, quando il freddo blocca i denti.
Ogni giorno sarà migliore di quello prima, così il tempo correrà.
La stanchezza poi rendeva tutto più cupo.
Eppure ora, dopo alcuni mesi di esilio volontario nella città belga, mi pervade la nostalgia.
Il senso di disorientamento tra me e il tempo che trascorre mi lascia senza fiato e mi piacerebbe fare un passo, lungo quanto i prossimi sei mesi, per capire già dove sarò.
L'anima però corre più in fretta del tempo e, proprio quando tutto sembra fermarsi, le parole fioccano senza tregua, i pensieri si azzittiscono e il corpo prende forma sui riflessi dell'estasi.
Quante volte ho pensato di non farcela e quante ho capito di sbagliarmi.
Mi ricorderò per sempre degli istanti neri, sotto i lampioni illuminati e per sempre avrò in cuore i vapori della Muse, quando il freddo blocca i denti.
Ogni giorno sarà migliore di quello prima, così il tempo correrà.
2 comments:
sublime, rosalin, really. please keep making me sognar.
porquè? jo quiero i muse, er meio de la musika.
tu prefere origin of simmetry or showbiz?
es crecticus
Quante volte ho preso la novanta quando ero stanca, esausta, quando pensavo che avrei voluto essere a diecimilachilometri da quella ovattata rumorosa irreale città?
Eppure quella città è stata mia genitrice, negli ultimi 5 anni..ogni giorno mi ha portato per mano nei cunicoli delle sue fondamenta brulicanti di solchi atavici, a scoprire mondi lontani dal mio.. forse a plasmare in me un tipo diverso di sensibilità. Accanto alla mia anima saltellante e sognatrice,in me è cresciuto un ramo razionale e serio, capace di soppesare gli strumenti della tecnica, chissà, per esser utile agli umani accidenti.
E dunque è ancora da qui, da una periferia che ogni 4 minuti trema al passaggio di un treno sotterraneo, che ti sto scrivendo.
Oggi che forse ho imparato a ringraziare qualche volta. e ad apprezzare quello che ho.
ciao Ro, vediamo un pò se lo indovini chi sono...
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