Wednesday, December 08, 2004

4. Mare d'Irlanda

Oggi tocca all'Irlanda perchè è il posto, ho deciso, più bello che esista in Europa.
La gente saluta dalle windows sulla strada e batte le ciglia col sorriso grande per darti tutto l'amore che custodisce in cuore.
I bambini sono i migliori, faccia buffa e ricci di fuoco, sempre felici.
Così povera eppure così forte, con il mare freddo, bianco.
Il legno delle case scricchiola sotto piedi e l'odore dolce dei biscotti viaggia nelle stanze, piccole, care.
Le colline verdissime e le coste a strapiombo, i laghi di loto e i castelli fiabeschi costituiscono la vera storia tra verità e mito, spiritualità misteriosa e tradizione semplice.
E' così che le emozioni dei dubliners sconfiggono il mondo. La musica cresce e le gocce di pioggia bagnano le stelle.
Stelle non ci sono mai.
Le nuvole sono un mantello e prendono la forma della stessa terra. Le stelle dicevo non si vedono, niente brilla sulle teste d' Irlanda, ma nuove stelle sul loro viso illuminano il sentimento degli stranieri.
Sulle isole di Aran c'è il vuoto assoluto, solo terra e mare, anche un cinema, cinema muto.
Storia di un pescatore che ha colonizzato il territorio nudo portandovi una barca e una pecora. E' possibile visitare le isole in bicicletta o a piedi, solo come natura vuole. L'acqua è fresca e anche il vento.
Il mio buon viaggio.

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