Thursday, December 30, 2004

8. Nature

Cenere, intendo qualcosa di incredibilmente essenziale, come se il mondo fosse pietra e si sgretolasse sui suoi stessi corpi,
o come se fosse acqua e lasciasse affogare le nubi polverose nei fumi dell'aria.
Forza, intendo la spinta vitale della luce che, in qualche modo, rinvigorisca i territori deserti, spenti, ma quanto più il sole splende tanto più essi inaridiscono, o come se questa stessa luce, accecasse i poteri disarmanti dei territori estremi, ma quanto più essa calpisce, tanto più essi emergono.
Prigioniera, intendo la vita ipocrita, come se essa appartenesse alla cultura, piuttosto che generarla, come se venisse ingabbiata dal vuoto della nullità, piuttosto che dal sentimento dei popoli.
Eppure dentro di me vince la natura, vado rastrellando i momenti polverosi e li spazzo via, li osservo, li seguo nel loro disfacimento, li calpesto e nel rumore del pianto li disarmo.
Chissà perchè sta nell'espressione debole il vigore, e nell'espressione forte il dubbio.
Vince la natura anche quando, dopo aver spolverato a terra, guardo al cielo e lo vedo limpido, ancora più luminoso del suo sole, infinito come ogni cosa azzurra.
Ecco perchè il sorriso forma il cuore e lo fa comunicare, lo apre e fa schizzare i frammneti sulla gente.
A tutti i lettori, in dono la serenità, azzurra.

Wednesday, December 22, 2004

7. foro pacifico

Penso che siamo in una situazione davvero incredibile, per quanto comune stia diventando.
Non esiste un modo per comunicare serenamente la propria personalità, intendo senza che essa venga rubata, attorcigliata su un profilo immaginario e naturalmente privata dei suoi colori distintivi.
Ogni elemento espressivo deve fare i conti con le possibilità economiche di un popolo e quanto più il disagio della mancanza provoca vittime, tanto più il desiderio di potere ruba strada.
Ero abituata a considerare l'intelligenza come un elemento primario, perchè non ci fossero schieramenti a limite della libertà degli stessi individui.
Eppure mi sto rendendo conto che quella intelligenza irrompe nella mente, distrugge tutto il resto e ammalia lo spirito, diventando l'arma micidiale dell'intera terra.
Potrebbe darsi che l'intelligenza da sola funzioni perfettamente, ma scontrandosi con la furbizia e la falsità perde la sua battaglia.
Non vi è stato di fiducia che tenga, quando essa è vinta, nessuno può più intervenire.
Peccato che esistano solo favole per bambini, in cui nella lotta tra bene e male, l'ultimo è sconfitto con determinazione e coraggio.
I grandi stanno isolando questo mondo dalle culture più interessanti, dai riti più sublimi e dai cuori più pacifici, le comunità tibetane fanno il loro meglio per educare i più piccoli al prezioso ideale della pace, non so cosa fanno gli altri, ma il mio obiettivo è costruire un piccolo foro in una montagna segreta, che accolga i pensieri più sani e li diffonda col suo eco fino alle menti più artificiose della realtà.

Monday, December 13, 2004

6. Khalil Gibran - ML

La vie est une résolutions qui accompagne la jeunesse;
la conaissance est une lumière, enrichissant la chaleur de la vie,
et celui qui la recherche peut y contribuer;
l'umanité est une rivière scintillante qui chante en suivant son cours et
emporte avec elle les secrets des montagnes dans le coeur de la mer;
l'esprit est une torche bleue sacrée, brulant et devorant les plantes sèches,
grandissant avec l'orage et illuminant les visages des divinités.

Saturday, December 11, 2004

5. nostalgica

Questa sera mi torna in mente la strada di Milano che facevo con la 90 per tornare a casa la sera. Mi sentivo sola, ero triste all'idea di finire la mia giornata e di addormentare il mio cuore.
La stanchezza poi rendeva tutto più cupo.
Eppure ora, dopo alcuni mesi di esilio volontario nella città belga, mi pervade la nostalgia.
Il senso di disorientamento tra me e il tempo che trascorre mi lascia senza fiato e mi piacerebbe fare un passo, lungo quanto i prossimi sei mesi, per capire già dove sarò.
L'anima però corre più in fretta del tempo e, proprio quando tutto sembra fermarsi, le parole fioccano senza tregua, i pensieri si azzittiscono e il corpo prende forma sui riflessi dell'estasi.
Quante volte ho pensato di non farcela e quante ho capito di sbagliarmi.
Mi ricorderò per sempre degli istanti neri, sotto i lampioni illuminati e per sempre avrò in cuore i vapori della Muse, quando il freddo blocca i denti.
Ogni giorno sarà migliore di quello prima, così il tempo correrà.

Wednesday, December 08, 2004

4. Mare d'Irlanda

Oggi tocca all'Irlanda perchè è il posto, ho deciso, più bello che esista in Europa.
La gente saluta dalle windows sulla strada e batte le ciglia col sorriso grande per darti tutto l'amore che custodisce in cuore.
I bambini sono i migliori, faccia buffa e ricci di fuoco, sempre felici.
Così povera eppure così forte, con il mare freddo, bianco.
Il legno delle case scricchiola sotto piedi e l'odore dolce dei biscotti viaggia nelle stanze, piccole, care.
Le colline verdissime e le coste a strapiombo, i laghi di loto e i castelli fiabeschi costituiscono la vera storia tra verità e mito, spiritualità misteriosa e tradizione semplice.
E' così che le emozioni dei dubliners sconfiggono il mondo. La musica cresce e le gocce di pioggia bagnano le stelle.
Stelle non ci sono mai.
Le nuvole sono un mantello e prendono la forma della stessa terra. Le stelle dicevo non si vedono, niente brilla sulle teste d' Irlanda, ma nuove stelle sul loro viso illuminano il sentimento degli stranieri.
Sulle isole di Aran c'è il vuoto assoluto, solo terra e mare, anche un cinema, cinema muto.
Storia di un pescatore che ha colonizzato il territorio nudo portandovi una barca e una pecora. E' possibile visitare le isole in bicicletta o a piedi, solo come natura vuole. L'acqua è fresca e anche il vento.
Il mio buon viaggio.

Sunday, December 05, 2004

3. essence

Era il posto più dolce e profumato che avessi mai visto.
La porta era semi aperta, tutta di legno, rossa, quasi del tutto consumata.
Il pavimento in moquette, impolverato più che mai.
Una finestra che dava sulla strada, piccola, grigia allo stesso modo della polvere, io tutta circondata di barattoli in latta giganteschi e colorati, la loro essenza svaniva dietro gli scaffali, ma in mezzo avvolgeva ogni cosa.
Rametti di cannella e foglie di cioccolato in quello giallo e vaniglia nel barattolino blu con le palline rosse.
L'anice appoggiato alla violetta e il mio naso addolcito inebriava.
Non poteva che essere pace, forza, moltitudine di sensazioni, zucchero liquido e crema.
Il corpo muoveva onde placide e l'iride si chiudeva nell'animo.
Quante volte avrò pensato di non alzarmi più da quella comodissima sedia in paglia, bruciacchiata dal tempo, il freddo fuori gelava le labbra.
Vladimir, infuso russo, scatola color fuoco e descrizioni dorate, profumo aspro, presto dolce. The verde alla menta e gelsomino, gocce di crème fraîche. Lacrime fredde nel vastissimo mondo dei popoli nordici, eppure miriadi di stelle la fuori e brillare per loro.

Thursday, December 02, 2004

2. Consumis...no

Avrei voluto personalizzare questo mondo, renderlo felice, indisturbato dalle manie speculatrici del consumismo. Avevo studiato da qualche parte, forse su qualche libro di storia, che gli uomini non solo sono tutti uguali, ma anche che vivono per mantenere incontaminata la loro natura, natura di essere uguali...naturalmente. Potrebbe darsi che chi pensa di distinguersi, già predispone il proprio ego al vizio, mentre chi si culla nel bizzarro mondo delle cose innate non ha vizi, ma preclude ogni possibiltà di relazionare con i viziosi, il che non serebbe del tutto sbagliato. Il consumismo è dunque una trappola: chi consuma più del necessario toglie vitalità alla natura umana, ma se la natura umana è vittima di se stessa, del suo insostenibile innatismo, consuma il proprio corpo.
L'ovvia sconfitta venne spiegata già da Gandhi:"Ci sono risorse a sufficienza su questo pianeta per soddisfare i bisogni di tutti; ma non abbastanza per soddisfare il desiderio di possessione di ciascuno".
E' buffo sapere che abbiamo un'infinità di linguaggi e atteggiamenti e virtù e forme per esprimere i nostri desideri, ma non un sol modo per condividerli. Purtroppo il denaro non risparmia nessuno, neppure il suo artefice, lo incontra, lo violenta e lo tradisce, perchè è semplicemente il prezzo dell'immorale consumismo.