Tuesday, December 18, 2007

71. Il grande istinto

Da qualche giorno ho iniziato a pensare che le cose non funzionano per programmi e retroscena, ma per istinto. Come per istinto mi sveglio e mi stropiccio gli occhi, sempre per istinto mi muovo a passi nevrotici per lasciarmi indietro e abbastanza in fretta le cose e i momenti che non mi appartengono, ma che comunque mi circondano e sono parte di questo mondo. Sento che il mio istinto sia forte, sia veloce, sia anche inerme quando sento freddo. In queste sere la neve era bellissima, avevo voglia di imbalsamarmi dietro alla finestra per guardarla scendere, ma tremavo e d'istinto mi imbalsamai davvero, ma in cucina dietro ai fornelli. E' incredibile quanto non si cresca per esperienza, ma per spinta. Tutto quello che credevo non sapessi fare ad un certo punto si è fatto da solo. Anche l'altro pomeriggio, mentre scendevo le scale per andare a lavoro, immaginavo che il restare da sola potesse inasprire il mio cuore e invece lo sta liberando. Sono decisa eppure non so su cosa e non so come andrà a finire la mia storia. Sono pronta, carica come quei topi giocattolo con la chiave sotto la coda che quando la giri partono in quarta, per dove non si sa mai.

Wednesday, November 21, 2007

70. piccola piccola


Vorrei dedicarti una poesia, sceglierla fra tante, ma non non mi va di cercarla, non mi va di lasciarmi distrarre dalle parole degli altri. Ti scrivo la nostra poesia, quella che a te piaceva tanto o meglio quella che aveva il disegno più bello, il disegno di papà. - Oggi il mare è limpido e pulito, i pesci hanno la loro serenità - Fine della poesia! Forse ti piaceva perchè era cortissima, come me quando l'ho scritta. O forse non ti piaceva, ma facevi finta che ti piacesse. Ti penso, sempre! Baci Tua Ro.

Wednesday, November 07, 2007

69. ELLEMAIUSCOLO


La libertà
non sta
nello scegliere
tra il bianco e il nero, ma
nel sottrarsi
a questa scelta!

Monday, October 01, 2007

68. blu fase

E' arrivata la fase 2, quella in cui hai tante cose belle intorno e ti senti fortunata. Quella fase in cui hai miliardi di progetti ancora da realizzare, ma quello più grande e importante per te l'hai già compiuto. E' la fase in cui mi dimeno ancora per rivendicare autonomia e spazio, ma so bene che non hanno nulla di diverso da quello che ho già.
Ho una stanza blu, un tappeto blu, un tavolo blu. A volte l'onda tempestosa che mi porto dentro durante il giorno si spacca contro quelle pareti scure e poi sogno. Sogno di essere inseguita, di ballare, di spostare grosse quantità di fiori, spostarle da un angolo all'altro della stessa stanza. Sogno di starmene in una caverna scura con la polvere dappertutto. Sogno cose che da sveglia non sognerei mai di avere. Eppure, dopo l'ondata, il crollo è felice. Ho compiuto tutto quello che serviva per quel giorno. Fino ad un istante prima sono convinta di dover ancora concludere qualcosa e un istante dopo già si aprono i sogni.

Tuesday, September 04, 2007

67. gabriel garcia marquez

Dormirei poco, sognerei di più.
So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.

Se Dio mi concedesse un brandello di vita,
vestito con abiti semplici,mi sdraierei, al sole
e lascerei a nudo non solo il mio corpo
ma anche la mia anima.

Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita
non lascerei passare un solo giorno
senza dire alla gente che io amo,io amo la gente.

Darei ad ogni bambino le ali
ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.

Ai vecchi insegnerei che la morte
non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.

Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini....
Ho imparato che tutti, al mondo,
vogliono vivere in cima alla montagna
senza sapere che la vera felicità
sta in come si sale la china.

Ho imparato che quando un neonato afferra,
per la prima volta, con il suo piccolo pugno,
il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.

Ho imparato che un uomo
ha diritto di guardare un altro uomo
dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.

Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi
ma non mi serviranno davvero più a molto
perchè quando guarderanno in questa mia valigia,
infelicemente io starò morendo.........

Saturday, August 18, 2007

66. Salentu


Il mio viaggio in terra salentina è stato, come tutti i viaggi fatti con Libaan, molto molto bello.
Le sciblasti sono piccole pagnotte di pane con olive, cipolle e pomodori.
La taranta è una danza tradizionale e suggestiva legata alla leggenda del morso della tarantola alle ragazze salentine.
Frassanito è un camping famosissimo il cui ingresso ci fu negato da una sconvolgente coda di squatters come noi, ma giunti alle 4,oo del mattino per rimediare un angolo su cui piazzare l'igloo.
L'espressino è un caffè con gelato al fiordilatte, non propriamente tipico del Salento, ma di certo a sorprendente diffusione.
Torre dell'Orso è una località con baie e scogliere che formano uno straordinario paesaggio naturale.
La cicoria con il purè di fave sono una sublime estasi delle cene a metà tra il mare e i paesi.
Brindisi e Bari sono città ad elevato numero di cittadini molto operativi, simpatici, grintosi e di animo gentile.
Libaan, Enrico, Sara, Sabrina, Sylvain, Claudia, Ciro, Clara e Valentina sono persone straordinarie che vorrei non perdere mai.

Thursday, July 19, 2007

65. respira

In questa statica vita, quella che di solito inizio al mattino, verso le otto e un quarto, con un plum cake e un caffè; quella che in qualche modo mi fa scegliere il vestito e la collana; quella che in base allo spirito del giorno mi fa rispondere male o sorridere a tutti, compio la mia evoluzione.
E proprio in questa mia evoluzione, ho capito che nella vita la ricchezza non serve a nulla. Ne avevo in realtà già il presentimento, ma ho temuto tanto di sbagliarmi.
Ho sempre lottato per farlo comprendere agli altri e ho rivoluzionato il mio modo di esprimermi per difendere il mio pensiero fino in fondo. Intendo ovviamente la ricchezza economica, quella che non porta niente di buono. Quella che genera egoismo in modo spietato e più di qualunque cosa, purtroppo, chiude la mente. Ancora oggi, nonostante il mio spirito fermo e la mia testa flessibile, ho paura che troppe persone pensino che essere ricchi voglia dire avere tutto, poter comprare ogni genere di cose: l'amore verso gli altri, la fiducia, un lavoro.
Chi ha molta ricchezza forse gode di un'idea di superiorità, di bravura, di fortuna, di sacrificio riconosciuto, di potere.
Chi non ha molta ricchezza, non necessariamente per il non lavorare, ma perchè la vita a volte riserva strade diverse, o solo per il suo essere meno perspicace o intuitivo, o magari per aver rispettato e conservato un'indole meno aggressiva, non gode di idee, ma di effettivo altruismo, di un benessere fisico oltre che interiore, gode di un pensiero veloce e buono, che in alcun modo oserebbe porsi come scudo contro gli altri e mai riuscirebbe a non guardare punti difficili e complessi di una parte di mondo che può anche non riguardarlo.
Se l'obiettivo di un'intera vita è raggiungere quella tanto attesa e combattuta tranquillità economica, piuttosto che raggiungere un ideale di comportamento questo stesso mondo finirà per restare sepolto da monete.
Se invece cambierà l'obiettivo e si tenterà di ripristinare un comportamento collaborativo, salvaguardando la reciprocità come primo e sano istinto umano, questo stesso mondo tornerà a respirare e farà respiri grandissimi.
Siamo, fatalità, il polmone della terra e respirare insieme vuoldire non farla soffocare mai!

Monday, July 02, 2007

64. Le cose che vorrei non finissero mai

L'aria calda del sole,
le parole,
l'acqua e i colori.

Friday, June 15, 2007

63. tubicità

Qualche giorno fa mi sono trovata a riflettere, in maniera più sistematica, sul mio mondo, su quello che ho, su quello che mi manca e soprattutto su quello che vorrei costruire per avere un futuro meno dubbioso.
Questo pensiero fa insistentemente parte di me, in particolare da quando un giorno mio padre, mentre pranzavamo, mi chiese quale programma avessi in testa per la mia vita. In quel preciso istante, mi sentivo con le spalle al muro!
Dopo qualche ora decisi di passare l'aspirapolvere nella mia stanza, si sganciò il manico dal tubo. Allora, tanto per scherzare, infilai l'occhio nel buco del tubo e muovendolo mi sembrava di essermi infilata in un tunnel lunghissimo e strettissimo. Mi divertivo, sapevo che era un gioco e ridevo.
In questi giorni, continuo ad infilare gli occhi dappertutto, muovo gli spazi intorno a me, parlo con la gente e racconto le mie idee, ho rispetto dei più grandi, ma rido di meno e cerco di fidarmi delle mie sensazioni, dei miei scrupoli, faccio comunque e sempre di testa mia, so bene di non avere una buona capacità di ascolto, però so quello che voglio. So cosa non fa per me e i miei interessi li urlo a gran voce, purtroppo.
Mi spiace sentire che molti miei coetanei si lamentano dello Stato e mi spiace sentire i grandi lamentarsi dei loro figli, di questa generazione. Il salto è enorme, per loro che ci comprendono e per noi che continuiamo a crescere. Nessuno è capace di limitare il proprio impegno a se stesso. Tutti vorrebbero occuparsi degli altri. Dare consigli. Raccomandare. Intervenire. A volte mi chiedo come si possa vivere senza pensare agli altri; eppure allo stesso tempo mi chiedo come ci si possa complicare la vita, occupandosene.
Forse basterebbe pensare che, proprio in fondo al “tubo della vita”, c'è un grosso scatolone di pensieri chiamato Stato e se da un lato lo si può riempire fino a farlo scoppiare, dall'altro sono tutti stretti e compatti e se scoppiano.......!!

Tuesday, May 29, 2007

62. Metà si metà no

Esiste una parte di persone dedita all'amore, un'altra parte dedita alla guerra; una parte di loro ama il mare, l'altra la montagna; una metà di loro preferisce vivere in una casa bellissima e molto spaziosa, un'altra metà sceglie autonomamente di vivere in spazi molto piccoli e sufficientemente funzionali; il cinquanta per cento decide di sedersi per terra, l'altro cinquanta per cento si accomoda su generiche sedie; un'enorme quantità di loro vince premi, un'altra enorme quantità di loro non ha alcun interesse a raggiungere il più minimo riconoscimento; una gran parte della popolazione vive di vizi, un'altra gran parte di virtù; alcuni hanno un'anima con un cervello, altri hanno un'anima e un corpo; una parte di mondo mangia, l'altra parte di mondo no; qualcuno fa del male, qualcun altro si fa del male; comunque il mondo è diviso, che lo si voglia o no, siamo tutti parte di un pensiero differente e originale, ma a volte mi chiedo, per quanto questa constatazione sia evidente, come faccia una parte del mondo a rendersene conto e a rispettare l'altra parte, mentre l'altra parte no!

Wednesday, May 16, 2007

61. squazar


Squazar
is a particular and creative console on which supporting your books, your peluches or you can just put your fingers during you're falling to earth...

;-)

it is made and shown by Claude Velasti at the International Furniture Fair Milan Edition 2007

Contact him at:
+32 486 474 863
Liège (Belgium)
www.claudevelasti.com

Saturday, April 21, 2007

60. Prima...ticcio style

A Milano le case sono strettissime, i bagni sono stretti, le cucine sono strette e anche i balconi sono stretti. Ogni stanza sembra essere estratta in extremis da un buco. Ho un ricordo bellissimo di quando abitavo in zona Primaticcio e condividevo la casa con altre tre amiche. Una di loro aveva ricavato il suo posto letto da un vano collocato precisamente sulla porta d'ingresso, uno di quegli spazi, insomma, dove di solito ci finiscono i borsoni da viaggio o i libri vecchi. Il buco, lo chiamavamo così, era lungo circa due metri e largo uno, quindi conteneva appena un materasso singolo. Ci piaceva definirlo anche loculo, per sdrammatizzare l'assurdità di quella precaria postazione, e aveva un’altezza di circa ottanta centimetri e sulle pareti erano fissate due mensole su cui appoggiare libri, candele e addirittura qualche soprammobile in miniatura. Non poteva di certo mancare, nell'accogliente e simpatico buco, un armadio posizionato ai piedi del letto, anzi del materasso; per la precisione, più che di armadio, si trattava di un’altra mensola su cui erano piegate, in maniera più o meno ordinata, magliette di primavera, pantaloni invernali, giacche di velluto e ciniglia per l’autunno e abitini estivi spassosamente floreali. Insomma, tutte le quattro stagioni in un unico, capiente e pratico ripiano di legno. A completare l'opera, la ragazza del foro aveva applicato, all’apertura del buco e con invidiabile ingegno, un tulle verde pastello e uno scampolo di cotone bianco, ovviamente sovrapposti, con la chiara funzione di una geniale porticina. Ciononostante, molto spesso il vento muoveva la tendina e le zanzare entravano a far visita. Le zanzare di Milano sono davvero micidiali.

Friday, March 30, 2007

59. poesia africana

Notte chiara
nel giardino paterno.
Lontano l'urlo dello sciacallo,
all'esule foglia al vento,
preannuncia il dolore sconosciuto.

Notte serena:
curiosa
scruto tra le stelle
il mio futuro.

Saturday, March 10, 2007

58. Aspiricolors

Rosa, rosso, verde, blu, fucsia, giallo, nero, bianco, arancione, marrone, viola, grigio, celeste, lilla, beige, cobalto, indaco, panna, ocra, azzurro, acquamarina, argento, oro, bordeaux, bronzo, ciano, corallo, porpora, granata, kaki, lampone, lavanda, magenta, melanzana, oliva, prugna, mattone, fuoco, turchese, terra di Siena, verde smeraldo, cannella, grigio perla, blu oltremare, sabbia, salmone, vaniglia, verde bottiglia, mogano, rame, ghiaccio, zaffiro, prugna, violetto, ciliegia, scarlatto, vinaccio, mora, blu notte, blu di Prussia, antracite, nembo, ardesia, acciaio, ceruleo, manganese, ambra, senape, castagna, cioccolato, malachite, avana, nocciola, tabacco e crema.

Friday, March 02, 2007

57. ricaotica.....mente


Penso che il nuovo caos sia quello che regna all'interno del nostro sistema interiore e non quello che vediamo girare davanti ai nostri occhi e che muove le cose come fossero impazzite. Qualche tempo fa mi pare ci fosse un'idea di caos simile a quella che immaginiamo nella nostra fantasia, tanti colori, fumi, giravolte e rumori generati dal vuoto. Ora invece ho la sensazione di essere io stessa caos. La gente come me continua a chiedersi come sia possibile sciogliere questo nodo e non trova il modo. Quando sono a cena con la mia famiglia finisco sempre per discutere degli stessi problemi, delle stesse paure per il futuro e delle stesse interminabili insoddisfazioni dell'epoca, insomma quello che prima era fondamentale sapere per risolvere il caos oggi penso non convenga saperlo. Quello che sembra chiaro non lo è affatto e quello che sembra terribile forse non lo è del tutto. Magari basterebbe chiudere gli occhi e tornare ad immaginare quel caos come turbine del vuoto, per capire che in fondo, ragionare sul vuoto è una gran perdita di tempo. Lasciarsi andare invece può avere due grandi risultati finali: il primo è che un giorno tutto si distruggerà quindi non ha senso distruggerlo prima, l'altro è che quel giorno, semmai dovesse il caos risparmiare qualcosa, sarà proprio il nostro sistema interiore, quindi vale comunque la pena di preservarlo con la fantasia e i sogni. Come dire: caotica...mente due, la vendetta!

Thursday, February 15, 2007

56. La girandola

Ho finito le parole, temo di averle finite, vorrei non temere mai e non finire mai di scrivere, ma il tempo, per una lavoratrice abruzzese diventa sempre meno e soprattutto quelle pochissime ore di libertà le uso per mangiare, il chè non è neanche male. Ma torniamo a noi, il clima da negozio è bello, sorrido a tante belle signore e spiego con cura le differenze tra le lenti antiriflesso e quelle bianche, tra quelle ad alto indice e quelle standard; ogni tanto mi arriva in dono qualche parola sul fatto che assomiglio a mia madre e per me è una soffiata di felicità; altre volte mi sento proprio giù di corda e ripenso alle interminabili corsie dei supermercati di Milano o agli oblò giganteschi di Liege, un'altra soffiata, malinconia.
Eppure quando torno su questo spazio, sul mio astuccio virtuale mi sento subito meglio. Sarà che dall'altro lato, a leggermi c'è la gente migliore, quella con cui ho condiviso le giornate più splendide, anche le più difficili, ma sempre le più invidiabili. Sarà questa cosa o sarà lo sfondo scuro, il modo che ha di rendere visibili le mie sensazioni, sarà anche il fatto che non so mai che diavolo di carattere scegliere e alla fine ne prendo uno a caso e a caso è quello che volevo! Sarà!
Un'ultima cosa, non temo di non poter più scrivere finchè vi avrò nel cuore, quindi finchè la mia testa sarà piena di ricordi belli da ricordare e cose nuove da rinnovare, finchè ne avrò voglia e finchè avrò lo spirito giusto, sempre!

Tuesday, January 30, 2007

55. il piccolo ritorno

Ho finalmente ripreso una strabiliante, fortificante, vigorosa, super, eccitante, claustrofobica eppure liberante, vivida, fervida, inebriante, soave, endovenosa, sbalorditiva, ricca, fugace, esilarante, vivace, gioiosa, soffocante eppure dolce, formidabile, energetica, sublime, provocatoria, effervescente, sorprendente, spassionata e appassionata, inconfondibile, burrascosa, potente, inalienabile, indimenticabile, invidiabile, affuscata eppure brillante, fantasmagorica, vertiginosa, affascinante, interiorizzante, ricercata, incomprensibile, animata, leggera, frenetica, spassosa, divertente, coinvolgente, irripetibile, favolosa, allucinante, patetica ed irrefrenabile, accattivante e sincera, confusa eppure instancabile, nuda, frizzante, estasiante, colorata, amorevole, suggestiva, mordente, veloce, fresca, bella, necessaria, martellante, fortemente desiderata, abbondante, pura, allegra, timida, straordinaria, comune, straniera, povera ed immancabilmente ricca boccata d'aria milanese!