Tuesday, May 12, 2009

84. felici intermittenze

Se tutti potessero avere un posto tranquillo per scrivere, se tutti avessero un di cibo per sopravvivere, se tutti riuscissero in qualche modo a prendersi cura degli altri, se tutti sdrammatizzassero le negatività, se tutti imparassero almeno una cosa nuova al giorno, se tutti avessero almeno una cosa da offrire, se tutti sapessero ascoltare anche solo le parole che arrivano più forti, se tutti avessero un fiore da innaffiare, se tutti riuscissero a raccontare la propria vita almeno una volta nella loro vita, se tutti sapessero sorridere in ogni caso, se tutti si sforzassero di capire gli altri senza pretendere di condividerli, se tutti avessero la libertà di fare qualunque cosa senza un capo che dica loro cosa fare, se esistesse in pratica un'anarchia ideale, in cui l'imposizione delle regole sarebbe l'unica cosa da controllare, se ci fosse un modo per far sparire le ingiustizie evitando così di regolamentare gli animi, se tutti capissero il valore effettivo della vita umana, se tutti facessero i conti con i propri limiti e se nessuno facesse i conti con i limiti altrui, se tutti si rispettassero semplicemente in virtù della natura che li accomuna, se ognuno cercasse di trasferire le proprie risorse interiori senza aspettarsi nulla in cambio, se ciascuno con le proprie idee facesse tesoro delle idee non proprie e riuscisse a collocarle nella propria testa come tante piccole lampadine, queste ad intermittenza si accenderebbero e renderebbero questo mondo più felice e logico.