Wednesday, January 27, 2010

90. la testa

E' tardi, ma quando senti l'ansia che sale, la curiosità di guardare dentro e scoprire cosa salta fuori, quando ti accorgi che il frigo è un elettrodomestico rumoroso solo un istante dopo che sta zitto, allora è il caso di buttarsi, battere le dita sulla tastiera e scrivere, scrivere fino a quando gli occhi non iniziano a corrugarsi, fino a quando la lingua non si secca del tutto, perchè hai la bocca sbarrata dalla concentrazione.
Non è il tempo che determina le scelte e non è l'umore che le muove, è la testa. Solo la testa decide. La testa arma e disarma. Tutte le mattine, quando mi alzo, ripeto a memoria le stesse azioni: sveglia alle otto e zero tre perchè devo entrare nel meccanismo corsa, alle otto è troppo comodo, farei in tempo anche a fare colazione; otto e un quarto sarebbe un delirio, mi ributterei nel letto perchè è immensamente tardi, troppo tardi. Otto e zero tre è perfetto, dieci minuti di bagno, dieci minuti per scegliere e mettere addosso un vestito e ultimi sette minuti per scarpe, cappotto e sciarpa. Alle otto e mezza il cielo di Milano è grigio come in qualunque momento della giornata, ma è operativo. Il traffico è spaventoso, gli occhi assonnati, ma i passi veloci. Il profumo del pane caldo è già sparito da due ore, solo una volta ricordo di averlo sentito. Erano le sei. Quando esco al mattino corro e basta, l'unica cosa che mi innervosisce è il tram che ho appena perso, faccio fatica ad aspettare. Non mi piace fermarmi ad aspettare, ma capita e quello è il primo segnale che la giornata è partita male. Salgo sulla 90 e mi siedo, è sempre stracolma, ma un posto lo trovo, non leggo e non guardo nessuno, non penso e non ascolto nulla, mi concentro sulla strada, scopro semplicemente la stessa identica cosa di tutte le mattine, che le mie giornate sono normali, brutalmente normali, piene di cose, ma tutte normali, emozioni normali, sogni normali, lavoro normale. E allora quando non è del tutto normale sedersi e scrivere, dopo che lo si è fatto per l'intera giornata, quando è tardi, è il momento di farlo. Per non far morire la testa nel letto, la lascio aprire e la svuoto quissù.

Friday, January 08, 2010

89. T'IMMAGINI


T'IMMAGINI la faccia che farebbero se da domani davvero davvero tutti quanti "smettessimo"!! T'IMMAGINI quante famiglie sul lastrico altro che crisi del dollaro questa sì che sarebbe la Crisi del Secolo!!! T'IMMAGINI se fosse sempre Domenica tu fossi sempre libera e se tua madre fosse meno nevrotica!!! A meno che non siate già tutti d'accordo con me che c'è qualcosa che... qualcosa che non va... non so...però...mah! Secondo me qui c'è qualcuno che ha sbagliato mestiere... non voglio mica dire che sia in mala fede...per carità.... pero'...pero' qui qualche cosa non va!!! Fantasie, fantasie che volano libere fantasie che a volte fan ridere fantasie che credono alle favole... T'IMMAGINI la fregatura che han preso quelli che son partiti tutti di corsa, tutti quanti per il Messico... T'IMMAGINI se fosse sempre Domenica tu fossi sempre libera e se tua madre fosse meno nevrotica!!! Fantasie, fantasie che volano libere fantasie che a volte fan ridere fantasie che credono alle favole... ....favole, favole, favole, favole, favole......FA! FA! FAVOLE!!!!!

Vasco Rossi