Thursday, July 21, 2005

21. A come ape

Sempre che a qualcuno non venga in mente di fare cose troppo strane e sempre che a qualcuno non venga in mente di non farne affatto, vorrei ricordare al mondo che mi legge, USA ed unknow compresi, che le poesie, tristi o non tristi, riescono a catturare l'animo umano con estrema facilità, ne ho avuto prova in qualche modo e non mi dispiace affatto. Quando ero piccola qualcuno mi disse: "se i pensieri sono tanti, buttali su un foglio, leggili e continua a rileggerli, fino a quando non li avrai spogliati tutti della loro enfasi e vedrai che ogni cosa ti sembrerà più chiara". Questa dritta ha più di vent'anni, ero in viaggio su una vecchia macchina blu, erano pochissime le parole che sapevo scrivere, ape, fiore e pace, il, la e qualche congiunzione; è nata una poesia di tre righe. Piccola, piccola da morire, fu la mia prima poesia. Rileggerla, anche dopo tanti anni, mi ha reso queste giornate meno confuse. Non è difficile pensare a cosa scrivere, tanto ci pensa il cuore.

Monday, July 11, 2005

20. poesia triste

La morte non è niente, sono soltanto nascosta nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Ciò che eravamo prima l'uno per l'altra, lo siamo ancora. Chiamami con il mio vecchio nome, che ti è tanto familiare, parlami, nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato, non cambiare il tono della tua voce. Ridi, come facevi prima, sempre, ai piccoli scherzi che tanto ci piacevano quando stavamo insieme...
prega, sorridi...
pensami!!
Il mio nome, sia sempre la parola familiare di prima, pronuncialo senza traccia di tristezza...
La vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto. E' la stessa di prima...
C'è una continuità che non si spezza...
Perché dovrei essere fuori dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Ti sto aspettando, solo per un attimo, in un posto vicino, proprio dietro l'angolo di ogni strada che incontrerai...
Il tuo sorriso...
è la mia pace...