Monday, January 16, 2012

111. La conta dei pesci

Il sole, il mare, la frutta "fresca" del fruttivendolo che te la rifila, gli schpachetti, che non sono gli spaghetti veri, ma quelli che nonostante tutto ci piacciono, non-o-stante siano terribili: li amiamo e li mangiamo, simulando anche un orgasmo del gusto che, dall'altro lato del pianeta, muoiono. Siamo sicuri d'invidia e non di altro. Quanti pesci sotto il porto, quell'acqua verde come le rane e non proprio come smeraldo. Quanti profumi d'oltremare, profumi si fa per dire, odori, forti, singolari forti, ognuno con il suo buon grado di tossicità, ma è il mare, quel mare, puro e scrupolosamente nostro. E poi la frutta, i mandarini senza semi, ma quelli li trovi dappertutto ormai; i biscotti speziati, copia sopraffine della ricetta svedese, anzi no, tedesca e anche un belga. Ma sopraffine. Finissimo impasto dolciastro riesumato da confezioni scadute, acquistate dai pescatori del porto verde-rane e mai ingeriti. In realtà servivano per la pastura, ma i pesci, specie animale intelligente, la sputavano perchè si rendevano conto che un biscotto non è un biscotto solo perchè è dolce. E così la pastura in ammollo si sgretolava e si spappolava, il pescatore si adirò, lasciò scivolare la canna in acqua e tutti i pesci abboccanti morirono con l'amo in bocca. Dura legge di natura: accade che, se vuoi sfamarti tieni d'occhio il pescatore, altrimenti muori senza ragioni. Mentre per i più filosofici c'è la pizza, insomma purchè si mangi. Conta poco l'ordine e le semplici azioni del cuore. Quelle proprio non contano. Conta quasi nulla la crescente delusione, forse non è ancora bella matura. Conta zero, ma zero spaccato, ogni cosa buona. Perchè le cose buone fanno stare bene, stare bene fa vivere a lungo, vivere a lungo porta saggezza, saggezza storia, storia cultura, cultura passione, passione emozione, emozione commozione, commozione pietà. Pietà che è sentimento e rispetto. Ma abbiamo il sole, il mare, le feste di paese, i botti a capodanno e l'albero con le p-a-l-l-i-n-e. Rendiamoci conto.