Saturday, December 04, 2010
103. Veleno
Sunday, November 28, 2010
102. notte
Thursday, November 04, 2010
101. Mentre dormi
e ti sfioro con le dita
ti respiro e ti trattengo
per averti per sempre
Oltre il tempo di questo momento
arrivo in fondo ai tuoi occhi
quando mi abbracci e sorridi
se mi stringi forte fino a ricambiarmi l'anima
Questa notte senza luna adesso
vola.. tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri
Tu che sei nei miei giorni
certezza, emozione
Nell'incanto di tutti i silenzi
che gridano vita
sei il canto che libera gioia
sei il rifugio, la passione
Con speranza e devozione
io ti vado a celebrare
come un prete sull'altare
io ti voglio celebrare
come un prete sull'altare
Questa notte ancora vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri
Sta arrivando il mattino
stammi ancora vicino
sta piovendo
e non ti vuoi svegliare
resta ancora resta per favore
e guarda come...
vola tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri
Vola... Adesso vola
Oltre tutte le stelle
alla fine del mondo
vedrai, i nostri sogni diventano veri!
Saturday, September 18, 2010
100. etiopia 4
lunedì 16 agosto
Berry: "Quando arriveremo a Lalibela?"
Autista: "Io non so quando arriveremo, io seguo il Signore, è il Signore che ci guida!"
Per fortuna che c'era il Signore,16 ore di viaggio!!!!
Dormite collettive con originali dolori articolari
Sveglia con Radiomaria ortodossa e coro annesso
Brunch a Dessi, Chiara elegge il succo di frutta più buono del viaggio
Torcicollo e pulci persistono sull'intero gruppo
Dani: "ho le ginocchia in anchilosi"
Carichiamo due autostoppisti spagnoli, fino a Lalibela, tutti stremati
martedì 17 agosto
Visita alla città museo e chiese rupestri scavate nel suolo, si paga ogni cosa, anche la guida della guida della guida
Altri soldi per l’amico della guida, custode di scarpe, decidiamo di interrompere le trattative, le chiese le giriamo da soli e le scarpe le lasciamo fuori e se spariscono, spariscano!
Alcuni sacerdoti di Lalibela decidono di vivere di sola preghiera e si rifugiano dentro nicchie scavate nl muro e respirano e si nutrono di pochissimo cibo, fino a morire
I bambini di Lalibela abitano tutti dalla nonna, vanno a scuola, i loro genitori sono contadini, tutti! I bambini di Lalibela vogliono diventare "medical doctor" e conoscono a memoria le capitali europee
Pres: "Scommetto che vuoi fare il medical doctor, ti consiglio di cambiare lavoro perchè tutti i tuoi amici vogliono fare i medical doctor, a meno che Lalibela diventi il più grande policlinico d’Etiopia", il suo bimbo ride e scappa
Ultima chiesa chiusa, il custode fa segno di allontanarci e tenta di mandarci via, ma noifacciamo finta di non capire, ci addentriamo nel tunnel per vedere dove porta, Libaan si fa sotto e vuole tornare indietro, ma noi lo costringiamo a camminare, arriviamo in fondo, alla botola e cerchiamo di saltare fuori, ma veniamo presi a sassate, forse dal custode
Tour nella parte vecchia della città, ragazze visitano circolo femminile e ragazzi la casa di una vecchietta, intanto Jared ha in atto la trattativa per non pagre lo scenario popolare che tanto ci entusiasmava, noi ignari godiamo
Cena di lusso, Pres stappa la mirinda e vince, ma niente regalo, non è possibile
Mercoledì 18 agosto
Partenza per Addis ore 4, nuovo percorso, colazione a Bardar sul lago Tana in compagnia di simpatiche api e uccellini
Tentativo di truffa del cameriere smascherato da Jared, si rifà il conto, paghiamo la metà
Pranzo veloce a Debre Markos con sambusa e corvi che ci fanno compagnia
Arrivo a Addis e alloggio nel solito hotel, cena in locale conosciuto
Serata in locale con menestrelli, pappone indiano e americana assatanata con mano su "fallo endemico”
Giovedì 19 agosto
Mercato di Addis: trattativa di Rosy per le pelli, prende 4 mucche
Giri per vestiti e oggettistica varia
Scampato rischio borseggiatori
Merenda da Enrico, la pasticceria italiana più rinomata della città
Rosy: "sento odore di Bocconotto castellino!"
Andiamo allo stadio per comprare regalo a Jared
Ultime compere, cena in casa Bekele, cerimoniale familiare per tagliare i vecchi rastoni di Berry
Scene commoventi d'addio!
Volo destinazione Italia, qualcuno devia per lo Sharaton e se la spassa ancora due giorni, qualcuno resta in famiglia a godersi i cuccioli, altri cadono in paranoia da rientro!
Monday, September 06, 2010
99. Etiopia 3
Destinazione Harar viaggio estenuante: gioco dei mimi che resterà nella storia, impiccato, canzoni, luoghi, città, mestieri, animali, creatività a mille!
Multati pazzescamente da poliziotto intransigente: parabrezza scheggiato
Il poliziotto si infila nel nostro pulmino e strappa un passaggio, Press, in agitazione a causa dell'ingiustizia subita, si sfoga irriverente contro l'ufficiale, dettagli linguistici simili al napoletano.
Pranzo a Asbe Tefari con capra drogata e ubriaca, puzza di carogna persistente, ma dichiariamo buono il nostro cibo. Scherzi della fame.
Ricerca alloggio ad Harar: non vogliamo assolutamente andare nell' hotel in stile sovietico. Troviamo l'unico hotel disponibile: quello sovietico
Danilo conosce madre e figlia italo-etiopi in villeggiatura, in confronto le cozze sugli scogli volano!
Cena con gatto in calore sui piedi di Press, scarafaggi quà e la. Ma definiamo il cibo buono. Altri scherzi della fame
Chiara: “Cotoletta is grilled?”
Cameriere: “Yes”
Ma la cotoletta arriva impanata e fritta
Venerdì 13 agosto
Visita ad Harar con guida rapper, mercato cristiano, vicoli, casa tipica, casa di Rimbaud, museo Ras Tafari, tomba azzurra, giochi con bambini.
Rapper e Darius gareggiano alla conquista della figlia minorenne de "la mamma e la figlia italo-etiopi"
Le iene temono gli umani, Darius è in fibrillazione ed esprime evidenti segnali di squilibrio mentale
Contrattazione impegnativa sul costo dello spettacolo delle iene: Rapper fa il furbo, Jared lo scopre e lo liquida in tronco. Press matura notevoli esperienze sindacaliste.
Sabato 14 agosto
Darius viene trovato in stato comatoso nel pulmino, non si alza nemmeno per aiutare il gruppo a sistemare i bagagli sul portapacchi.
Partenza per Addis: Libaan e Press masticano chat fino a pranzo. Occhi a palla
Arrivo in serata, cena con Press sotto gli oscuri effetti del chat
Il pollo di Berry sa di aia
Press comunica in napoletano con la cameriera che furbamente porta via il tappo della mirinda, prezioso per il concorso che non vincerà mai
Domenica 15 agosto
Lalibela desiderata e forse irraggiungibile
Darius viene lasciato in mezzo alla strada. Spingiamo Press all'anti-sindacalismo, la giusta causa c'è!
Andiamo a trovare Lucy, la nostra piccola antenata.
Il film: Libaan e bambino con la bilancia e guardiano sospettato complice che sequestra la bilancia, forse era d'accordo col cucciolo, obiettivo: spillarci i soldi
Cla e Rosy specializzate in trattative struggenti raggiungono risultati inaspettati nell'acquisto di souvenir, battono gli endemici schiacciandoli sull'uscio!
Cena in famiglia da Berry
Finalmente, sveglia alle 4 per Lalibela.
Friday, September 03, 2010
98. etiopia 2
Probabile epidemia di ameba, medicine di dubbia provenienza, in capsule mezze blu e mezze rosse, per tutti e per qualunque tipologia di malanno conclamato o potenziale.
Trekking di 15 km a 3500 mt tra natura e animali con simpatiche alternanze di pioggia e sole.
Cena frugalissima nella tenda di Libaan e Rosy, con interessanti discussioni sindacali e con fondamentale obiettivo di scaldarci col fiato umano, Berry provato a causa di una feroce congestione.
Notte difficile e insonne per chi ha avuto il coraggio di confessarlo, freddo, vento e pioggia.
Domenica 8 agosto
Escursione alla ricerca del lupo abissino
Ritorno al sole e volti ustionati
Cena ripetitiva, ma sublima con riso e verdure cotte acquistate al suk del villaggio vicino.
Lunedì 9 agosto
Micidiale sveglia militare alle 6.30 ad opera di Danilo e Press
Gita alle grotte di Sofomar, strada pessima ma vediamo i dromedari
Grotte splendide e guida simpatica, pipistrelli, percorso al buio, scimmie con apparato genitale blu e rosso
Visita al cratere con capretta finita sul fondo ed irrecuperabile, pianto straziante e Darius assorto nel cercare un remoto modo per salvarla
Lungo il rientro: ventola a terra e riparazione artiglianale in loco, rottura sterzo, bloccati nel nulla della savana e al buio
Assoldiamo un torpedone di linea che ci riporta a Dinsho.
Cena di riso con verdure e fuoco acceso.
Chiacchiere intorno al fuoco, addirittura fino a mezzanotte
Martedì 10 agosto
Attesa del pulmino presumibilmente riparato e safari fotografico nei dintorni del lodge, tentativo quasi riuscito di cucinare le patate sulla brace - inesistente - per colazione
Partenza verso Awassa, città turistica di lago, cena di lusso in locale per soli ricchi e corrente d’aria fulminante a causa della porta sempre aperta
Darius non guarda il menù e chiede: “Cosa avete da mangiare? C’è la carne?”
Mercoledì 11 agosto
Il vigile grasso ci multa perchè non abbiamo il pass per l'entrata in città e noi dovevamo uscire, quindi era proprio grave
Darius fa colazione con il pesce più unto della storia, apre la portiera con la mano incriminata e il Press gli impone di pulirsi con salvietta Frecciarossa.
Visita al parco: marabù - uccello più brutto del mondo - e scimmie prete - strane anche loro
Pranzo al resort, rifugio spietato e inesorabile
Sosta a Nazret
Jared a Darius: “Sembri tutto fuorché uno che sta lavorando!”
Tuesday, August 31, 2010
97. Etiopia 1
Venerdì 30 luglio - l'Aeroporto
controlli e visti procedure lunghe
Libaan e signora con figli e bagagli
Berry: “qui è come Secondigliano se ci fermiamo ci rubano anche le ruote”
Sabato 31 luglio
Colazione seria: millefoglie con arachidi, miele e caffè
Giro a piedi della città , prima pioggia torrenziale
Cena seria: injera e teg, ubriaco nel locale preso a cazzotti dagli amici
Serata seria: Claudia e la sua danza, il menestrello e la moglie acchiappasoldi
Domenica 1 agosto - prima prova superata
Pulmino e autista, il primo di una lunga serie..., fatalità si chiama Number One!
Verso Soddo
Number One è un pazzo: punta umani e animali e strombetta il clacson
Cena frugale con pane, tonno e miele nel freddo tukul
La pipì prima della nanna: Claudia, Rosa e Chiara temono le iene e se la fanno addosso
Notte insonne nel freddo tukul
Lunedì 2 agosto - Darius
Colazione serissima: ospiti della zia di Darius
Darius inizia il suo delirio con chat (foglie stupefacenti da masticare)
Verso Arbaminch
Cascate, aquile e avvoltoi
Lago con alligatore sulla spiaggia
Notte tranquilla in tenda
Martedì 3 agosto - il "tesoro"
Chiara “trova il tesoro” e di sera si illumina per il cielo stellato, è innamorata di Arturo!
Colazione con succo denso di avocado e mango, Chiara ne approfitta per dar corda al suo "tesoro"
Gita sul lago e alla savana
Zebre, mercato dei coccodrilli, ippopotami, pellicani, babbuini
Serata astronomica con fortunato black out - il finalmente vero Planetario di Chiara
Mercoledì 4 agosto - un nuovo "tesoro"
Rosa sta morendo a causa del "tesoro"
La tenda di Berry scappa
Furgone in ebollizione causa ventola rotta
Prolungamento sosta ad Arbaminch
Compriamo le scarpe a Taricù, il bambino che ci guida
Giovedì 5 agosto
Verso i Monti Bale
Visita azzardata nel mercato sulla strada, noi vip
Lite e licenziamento in tronco di Numer One, sostituito al volo con un nuovo autista, Joker
Press si propone come sindacalista per risolvere il caso
Primi sintomi di dissenteria generale
Notte a Shashemene, città rasta e piena di zanzare spiaccicate sul muro
Libaan e Rosa inaugurano la zanzariera
Venerdì 6 agosto - cercasi fuoco disperatamente
Gioco: Cina, chiamasi cinese colui che caga…
Arrivo a Dinsho vediamo primi nyala e facoceri
Alloggio nel parco e pianificazione escursione
Libaan e Rosa temono il grande freddo
Cena very strong in localaccio: injera acida (troppo fermentata) e verdure
Fuoco in lodge, rischio incendio calzini
Strani rumori dal bagno...
continua........
Friday, July 02, 2010
96. piccole parti
Sunday, May 30, 2010
95. La farfalla
Sunday, May 09, 2010
94. la corrida del faro
mi chiamo Rosamaria e sono nata il 5 ottobre 2009.
Nel grembo del mio vecchio mondo ero felice, innamorata, maldestra,
folle a tratti,
debole di testa, forte di cuore.
Poi d'un tratto, mentre aspettavo la dilatazione magica di un foro e spingevo,
spingevo dentro di me per forzare le cose, per affrettarle,
BRUOOOOOOOOOOOOOOMMMM
il foro che non era foro
si aprì in una voragine tempestosa e con elettrizzante passione
mi sputò fuori.
Nuda.
E stranamente non infreddolita.
Restai in silenzio ad aspettare, sempre ad aspettare che si liberasse un grido,
AUHHHHHHH
un volo.
E aspetta, aspetta, il grido si liberò e anche un mezzo volo, mezzo perchè, tra un pò scoprirete.
Allora, mentre aspettate anche voi, come me, nuove dilatazioni,
vi lascio un sonetto africano:
IL TEATRO E' UN INCONTRO FRA DUE ESSERI,
MA PRIVILEGIATO, TRA INSEGNANTE E INIZIATO
LA SUA INTIMITA' E' TRA IL CORPO E L'INVISIBILE,
NON E' CIO' CHE ABBIAMO,
E' FIGLIO DELLA MIA E DELLA TUA SOFFERENZA, DELLA MIA E DELLA TUA GIOIA, DELL'UNIONE E DEL PIACERE
DI PARTORIRE UN'OPERA COMUNE,
STUPORE PERMANENTE.
Wednesday, April 28, 2010
93. Poesia dolce
costruire la casa della felicità,
la stanza più grande
sarebbe
la sala d'attesa.
-J. Renard-
Saturday, March 20, 2010
92. terapia d'urlo
L'esser umano era intrappolato su un territorio vuoto, senza alberi, senza fiori, senza luce solare e senza un compagno per condividere la vita.
L'essere spiazzato faceva giri su se stesso e non voleva fermarsi, continuava a girare perchè credeva che in qualche modo lo spettacolo intorno a se cambiasse, girava, girava fino a farsi girare la testa e fino a perdere l'equilibrio e girava ancora, non riusciva più a concentrarsi e a stare in piedi. La testa si svuotava e tutti i pensieri finivano nella pancia, le pupille, rivolte verso il basso, si muovevano velocemente e poi tornavano su all'improvviso, in un vorticoso gioco di sguardi. Ad un certo punto si bloccava, il corpo ondeggiante cercava di stabilizzarsi come se dall'ombelico lo tenesse un filo, il collo cadeva all'indietro, le ginocchia a terra, le braccia morte. Ma sentiva, sentiva il battito del suo cuore, sentiva la liberazione del respiro, aveva dentro di se una forza inenarrabile, qualunque rumore intorno a se si trasformava in suono, qualunque movimento diventava danza.
Il filo lo spostava. All'inizio si schiantava verso le pareti, poi cadeva e batteva i pugni al suolo, si rialzava e correva verso altre direzioni, lo sguardo era spaventato e nella profondità della notte inquadrava sottilissime particelle di luce. Le prime ombre iniziavano a stargli dietro e lui le rincorreva, cercava di acciuffarle, di abbracciarle. L'ansia aumentava, la paura cresceva e il respiro si faceva sempre più forte, più rumoroso. Il soffio dalla bocca diventava voce e piano, piano si apriva ad un tono sempre più alto e arrivava in poco tempo ad un incontrollabile urlo, le braccia in aria, lo sguardo finalmente dritto davanti a se, la faccia corrugata, stanca.
Il cuore vivo.
Wednesday, March 03, 2010
91. Semplicemente la più bella del mondo
Insieme a te non ci sto più, E quando andrò devi sorridermi se puoi, non sarà facile ma sai si muore un po' per poter vivere... Arrivederci amore, ciao, le nubi sono già più in là... Finisce qua chi se ne va, che male fa. E quando andrò devi sorridermi se puoi, non sarà facile ma sai si muore un po' per poter vivere... Arrivederci amore, ciao, le nubi sono già più in là Arrivederci amore, ciao, le nubi sono già più in là | |
Wednesday, January 27, 2010
90. la testa
Non è il tempo che determina le scelte e non è l'umore che le muove, è la testa. Solo la testa decide. La testa arma e disarma. Tutte le mattine, quando mi alzo, ripeto a memoria le stesse azioni: sveglia alle otto e zero tre perchè devo entrare nel meccanismo corsa, alle otto è troppo comodo, farei in tempo anche a fare colazione; otto e un quarto sarebbe un delirio, mi ributterei nel letto perchè è immensamente tardi, troppo tardi. Otto e zero tre è perfetto, dieci minuti di bagno, dieci minuti per scegliere e mettere addosso un vestito e ultimi sette minuti per scarpe, cappotto e sciarpa. Alle otto e mezza il cielo di Milano è grigio come in qualunque momento della giornata, ma è operativo. Il traffico è spaventoso, gli occhi assonnati, ma i passi veloci. Il profumo del pane caldo è già sparito da due ore, solo una volta ricordo di averlo sentito. Erano le sei. Quando esco al mattino corro e basta, l'unica cosa che mi innervosisce è il tram che ho appena perso, faccio fatica ad aspettare. Non mi piace fermarmi ad aspettare, ma capita e quello è il primo segnale che la giornata è partita male. Salgo sulla 90 e mi siedo, è sempre stracolma, ma un posto lo trovo, non leggo e non guardo nessuno, non penso e non ascolto nulla, mi concentro sulla strada, scopro semplicemente la stessa identica cosa di tutte le mattine, che le mie giornate sono normali, brutalmente normali, piene di cose, ma tutte normali, emozioni normali, sogni normali, lavoro normale. E allora quando non è del tutto normale sedersi e scrivere, dopo che lo si è fatto per l'intera giornata, quando è tardi, è il momento di farlo. Per non far morire la testa nel letto, la lascio aprire e la svuoto quissù.
Friday, January 08, 2010
89. T'IMMAGINI
Vasco Rossi