Tuesday, March 28, 2006

36. 1892

.....Le parole non sono di questo mondo, sono un mondo del tutto indipendente, come il mondo dei suoni. Si può dire tutto quello che c'è, ma non si potrà mai dire qualcosa proprio così com'è. Per questo le poesie suscitano lo stesso sterile struggimento che producono le note. C'è però sempre un fenomeno, una combinazione di parole, una concatenazione di note che toccano la nostra anima come se fossero la stessa cosa. Sono un qualcosa di assolutamente analogo, la triplice espressione di una cosa ignota, una vibrazione divina. Forse questo ti meraviglierà, perchè in noi è radicata, molto profondamente, la convinzione che se solo riuscissimo a trovare le parole giuste potremmo raccontare la vita, allo stesso modo in cui si mettono da parte, una sull'altra, delle monetine. Non è vero però. Non vi è nulla di scritto a cui si possa credere, i discorsi che si scrivono sono simili a quando la vera musica viene riprodotta in modo sbagliato e risuona assieme ai rumori di strada. Diventare maturi significa forse solo questo: imparare ad ascoltare dentro se stessi in modo tale da dimenticare tutto questo frastuono e da non riuscire infine più nemmeno a sentirlo. Quando ci si innamora di stessi e, fissando l'immagine rispecchiata, si cade in acqua e si annega, come accadde a Narciso, io credo che si sia caduti nel miglior modo possibile, come i piccoli che sognano di cadere attraverso le maniche del cappotto del loro padre, dentro al regno delle favole, tra la montagna di vetro e la fontana del principe ranocchio.....dove nulla è e tutto soltanto significa..... (Hugo von Hofmannsthal - lettere)

1 comment:

Anonymous said...

questo brano ha un senso diverso ora che lo hai trasportato dai tuoi occhi a qui...passando per il cuore...è un piacere condividerlo con te, sapere che ha il valore di una perla nascosta in mezzo al mare della quotidianità....sono felice che tu ci sia "...ogni cosa, a ognuno accade precisamente, precisamente ora. Secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell'aria, sulla terra o sul mare, e tutto ciò che realmente accade, accade a me..." (Borges