Wednesday, June 01, 2005

18. io referendo, tu.....

Favorevole al Referendum, ricordo che il voto è un diritto, ma soprattutto un DOVERE, la partecipazione è espressione di libertà e democrazia a prescindere dall'esito, l'astensione è solo un limite a questa libertà.
Non importa cosa si voglia fare della propria vita, ma è fondamentale lasciare gli altri liberi. Non è libero chi sta male, non è libero chi non può scegliere sul proprio corpo.
Il mio modo di dare libertà è di informare chi mi sta vicino, il mio modo di prendermi libertà è di scrivere quello che penso.
Liberi tutti di leggere o cestinare, liberi tutti di capire.
Il diritto al voto lo abbiamo voluto noi, non liberiamocene!

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La legge attualmente vieta ai ricercatori di utilizzare cellule staminali prelevate da embrioni non utilizzati, cellule che, debitamente orientate, sono capaci di moltiplicarsi, consentendo la cura di una serie di organi vitali. La ricerca è fondamentale per combattere malattie come il cancro, la sclerosi, l´Alzheimer, il Parkinson, il diabete e molte altre ancora.
In Italia, 12 milioni di persone soffrono per queste malattie.
La legge attualmente non consente il congelamento degli embrioni e obbliga la fecondazione su un numero massimo di tre ovuli alla volta. Questo obbliga la donna, in caso di insuccesso del trattamento, a sottoporsi a più cicli di cura, con possibili danni per la sua salute. Inoltre, non permette alle coppie portatrici di malattie genetiche e infettive la cosiddetta "analisi preimpianto", cioè un esame dell´embrione prima del suo trasferimento nell´utero della donna. Si espone così la donna a un doppio trauma: la possibilità di impiantare un embrione malato e la conseguente probabilità di dover ricorrere a un aborto terapeutico.
La legge attualmente assicura al "concepito" gli stessi diritti della madre e di ogni persona nata. È la prima volta al mondo che questo avviene per legge. Se questa affermazione fosse valida, ad esempio, si rischierebbe di mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull´interruzione volontaria di gravidanza, legge che ha prodotto l´esito positivo della riduzione degli aborti in Italia.
La legge attualmente vieta ad una coppia di ricorrere ad un donatore esterno ciò significa vietare per sempre alla donna di quella coppia di partorire o costringerla, se la coppia può permetterselo economicamente, a recarsi in uno dei paesi dove la fecondazione eterologa è consentita.

2 comments:

Anonymous said...

Ciao Bella,
da noi in Belgio non fanno il referendum... peccato....

Ma io credo che e meglio di dire "SI".

Anonymous said...

Ciao Rosamaria,
mi fa piacere che nel tuo piccolo contribuisci a parlare del referendum.
Sui 4 sì sono completamente d'accordo con te e di certo il 12 giugno sarò a mettere le mie 4 X.
Però vorrei dirti due parole sull'astensione.
In realtà il referendum abrogativo è una cosa delicata: unica forma di vera democrazia che però non deve e non può essere usata a sproposito.
Votare a un referendum non è un dovere (o lo è in forma minore) come negli altri tipi di voto: il dovere al voto discende infatti dal fatto che abbiamo il diritto di scegliere la nostra rappresentanza nello Stato, ma anche il dovere di sceglierla proprio per garantire questo diritto alla rappresentanza.
Tant'è che è lo Stato a chiamare alle elezioni e non un gruppo di cittadini (come nel caso del referendum).
Quando i costituenti hanno scelto di mettere il quorum, lo hanno fatto per questo motivo: perché cose di interesse particolare non fossero oggetto di referendum, perché i referendum fossero su cose riguardanti interessi generali.
Se la materia non interessa uno ha tutto il diritto di disinteressarsi e di non andare a votare.
Il problema è che la materia interessa, interessa tutti ed è importantissima.
E il secondo problema è che anche questa volta noi italiani ci siamo inventati un modo per aggirare la legge, per fregarla.
Non votare per far vincere le opinioni di una minoranza sfruttando le quote fisse di astensionismo è qualcosa di legittimo, di legale e di costituzionale, (votare non sarebbe un dovere se la materia non interessasse); ma è ingiusto, antisportivo, amorale e tipicamente italiano, di quelli che fanno di tutto per fregare le leggi, in qualsiasi modo siano scritte.
C'è chi propone di cambiare il quorum, di abolirlo o di portarlo al 35% in modo da tenere conto della quota fissa di astensionismo, ma non servirebbe a nulla... dopo un po' ci sarebbe di nuovo chi si ingegna a trovare una nuova scappatoia.
Ed è per questo che spero che il quorum venga raggiunto, perché così dimostreremmo di essere un po' meno italiani e un po' più maturi.
Andate a votare.
Ciao.