Costruito a giugno del
2002, ha oggi raggiunto una lunghezza di 730 km e circonda la maggior parte
delle colonie israeliane. E’ il muro che separa gli Israeliani dai Palestinesi.
Ogni lastra di cemento che lo costituisce è alta 8 metri e in alcuni punti ha
la forma di una “elle” capovolta, per impedire che venga scavalcato. In alto è
equipaggiato da barriere elettroniche, dotato di torrette per i cecchini,
telecamere e sistemi di controllo. Per costruirlo sono stati spesi 2 milioni di
dollari. Chi sostiene il muro si considera salvo dal numero di vite salvate dagli
attentati anti-israeliani dopo la sua costruzione, mentre chi vorrebbe
abbatterlo racconta della mancanza di libertà che questo comporta. Gli
agricoltori non hanno più accesso alle loro terre coltivate, alcuni villaggi
sono letteralmente isolati e il sentimento di paura dato dall’imprigionamento è
sempre più forte. Nel luglio 2004, la Corte Internazionale di
Giustizia dell’Aia ha condannato l’illegalità del muro denunciando che:
“L’edificazione del Muro che Israele, potenza occupante, è in procinto di
costruire nel territorio palestinese occupato, ivi compreso l’interno e intorno
a Gerusalemme Est, e il regime che gli è associato, sono contrari al diritto
internazionale”.
Tuesday, February 12, 2013
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