Thursday, July 21, 2005

21. A come ape

Sempre che a qualcuno non venga in mente di fare cose troppo strane e sempre che a qualcuno non venga in mente di non farne affatto, vorrei ricordare al mondo che mi legge, USA ed unknow compresi, che le poesie, tristi o non tristi, riescono a catturare l'animo umano con estrema facilità, ne ho avuto prova in qualche modo e non mi dispiace affatto. Quando ero piccola qualcuno mi disse: "se i pensieri sono tanti, buttali su un foglio, leggili e continua a rileggerli, fino a quando non li avrai spogliati tutti della loro enfasi e vedrai che ogni cosa ti sembrerà più chiara". Questa dritta ha più di vent'anni, ero in viaggio su una vecchia macchina blu, erano pochissime le parole che sapevo scrivere, ape, fiore e pace, il, la e qualche congiunzione; è nata una poesia di tre righe. Piccola, piccola da morire, fu la mia prima poesia. Rileggerla, anche dopo tanti anni, mi ha reso queste giornate meno confuse. Non è difficile pensare a cosa scrivere, tanto ci pensa il cuore.

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